Ragioniere, ristoratore ed ex allenatore di calcio: Mario Piovan, titolare della pizzeria di Legnago che porta il suo nome, ha esperienza da vendere in molti campi. «Io nasco come ragioniere, non come ristoratore», esordisce Piovan, «mio papà aprì la pizzeria nel 1970 quando avevo 15 anni. Alternavo il lavoro in pizzeria allo studio. Nel 1980 abbiamo aperto la nuova pizzeria a Legnago. Da quel giorno siamo qui e quest'anno festeggiamo i 51 anni. Mio papà ora purtroppo non c'è più, io ho lasciato l'azienda per cui lavoravo come ragioniere e sono venuto fisso alla pizzeria nel 1990, quando avevo 31 anni».
Lo stampo aziendale è quello familiare. Ambiente che si riflette anche nella scelta del cliente che, spesso, torna per il calore e la sensazione di ambiente domestico. «Le mie collaboratrici sono mia moglie Wanda e la cognata, Maria Angela. Sono loro che girano la sala, c'è un rapporto di amicizia con il cliente».
La tradizione familiare si ripercuote anche sulla pizza, che può vantare una ricetta preservata e migliorata in mezzo secolo di conduzione dell’attività. «Usiamo un impasto unico, con farina macinata a pietra e farina doppio 00, mescolata», spiega Mario, «la nostra pizza non è la classica pizza napoletana, ma è più croccante. Diamo minimo 24 ore di lievitazione, rendendo quindi l’impasto molto digeribile. Poi io sono molto pignolo con l’utilizzo degli ingredienti: usiamo crudi 24 mesi, speck igp, tutte cose selezionate: mozzarella, fior di latte, bufala igp, solo per fare qualche esempio dei nostri prodotti».
Una cura meticolosa dell'ingrediente e la filosofia di dare al cliente un prodotto valido e accessibile. La pizza della casa è diventata a buona ragione la pizza dei 50 anni di attività della famiglia Piovan. «È quella che va per la maggiore, ideata per i 50 anni, con tutti prodotti particolari, come scarola brasata, pomodorino pizzutello, tutte cose un po’ particolari ma molto gradite ai clienti».
Un menù che punta chiaramente sulla pizza: dalle classiche, con una scelta tra più di una trentina di tradizionali, a “la nostra pizza”, tra cui figurano le più elaborate, compresa La Pizza dei 50 anni, ricca di ingredienti gourmet. «Facciamo anche cucina: carne ai ferri, contorni, tutto a livello familiare, niente cose precotte», aggiunge Piovan. Mario è venuto a sapere dell'iniziativa tramite un amico, vecchia conoscenza di Legnago e del calcio veronese.
«È stato Galeazzo Cinti. Mi telefonava per i tagliandi, “adesso lo facciamo anche noi”, mi diceva», afferma divertito Piovan, raccontando dell’amico e storico presidente di Radio Scarpa che l'ha avvicinato all’iniziativa della pizzeria dell’anno. «Lui fa tutto: raccogli i voti che mi portano i clienti e ora mi ha sequestrato il timbro, dicendo che fa fatica a scrivere su tutti i tagliandi». Piovan ha un passato nel calcio, con una passione ancora oggi fortemente radicata. «Ho fatto l'allenatore per la scuola calcio, con i bambini del Porto di Legnago per una vita. Avrei continuato a farlo se non fosse stato per esigenze lavorative».
L'affetto dei clienti è stato importante sia nel periodo di chiusura, nel 2020, sia nella recente riapertura. «Affetto dei clienti fondamentale, niente da dire. Sono qua tutte le settimane e se non venivano a mangiare, portavano la pizza a casa. Quando entravano le prime volte, era inevitabile un po’ di soggezione: vedere tutto da vuoto dava quel senso di tristezza, ma alla fine la pizza la portavano ugualmente a casa». •.