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di Nicolò Vincenzi

«Forkette», la seduzione di vecchi sapori rivisitati Con il brindisi abbinato

LA NOSTRA INIZIATIVA 14 ott 2021
Forkette Gianluca Boninsegna è il titolare della pizzeria di via Santa Maria Rocca Maggiore FOTO  MARCHIORI Forkette Gianluca Boninsegna è il titolare della pizzeria di via Santa Maria Rocca Maggiore FOTO MARCHIORI

«Pronto Gianlu, hai posto stasera?». Iniziano così tante delle serate alla pizzeria «Forkette», a Verona. Una delle prime ad essere votata nella nuova iniziativa del nostro giornale che ci porterà a scoprire tante pizzerie di Verona e provincia. I primissimi tagliandi, intanto, hanno dato un’indicazione di massima e il locale gestito da Gianluca - il «Gianlu» della telefonata – Boninsegna ha già ricevuto parecchie preferenze. La pizzeria si trova in via Santa Maria Rocca Maggiore, a due passi del centro città. E questo, almeno stando a quanto racconta il gestore, ha più pregi che difetti. Certo, non vivrà di quel turismo famelico delle aree a ridosso delle piazze più famose, ma d’altra parte così si può creare una clientela fidelizzata. E che, appunto, ha il numero di telefono di Gianluca: «Credo che ormai l’80 per cento delle persone che cenano qui abbia il mio numero di telefono. Questo significa che c’è fidelizzazione e per noi è uno degli aspetti fondamentali». Aperta nel 2017 la pizzeria è ormai diventata parte integrante del tessuto cittadino. Al «Forkette» si fa solo pizza, niente cucina per il momento. Boninsegna, oltre a gestire il locale, ha diverse qualifiche che può sfruttare per unire alla pizza anche vini, birre e cocktail. Il quarantasettenne di Verona, infatti, è sommelier, ma non uno qualsiasi. Nel 2015, infatti, è stato il miglior sommelier Ais del Veneto. «Il periodo che abbiamo vissuto non è stato facile», spiega il gestore raccontando i mesi più duri della pandemia. «Anche la clientela, in parte, è cambiata. Non ci sono più tutte quelle compagnie di ragazzi, ma si parla di un pubblico un po’ più ricercato», aggiunge. Anche se, e ci tiene a sottolinearlo, il locale dove passa gran parte della sua giornata è molto democratico: «E’ chiaro che qui vengono un po’ tutti perché la nostra politica è quella di avere prezzi popolari per le pizze base. E poi da lì si va a salire». Significa che oltre alla pizza margherita, o quelle che comunemente si trovano in tutti i menù, ci sono anche proposte più ricercate. Non comuni. «Per questo motivo, pandemia a parte», prosegue il gestore sommelier, «da noi ci sono giovani, famiglie e appassionati. E pure chi vuole provare esperienze diverse». Ed è questo uno dei punti di forza perché abbinate alle pizze non ci sono le solite bibite e la solita birra: «C’è uno studio sugli ingredienti e da lì si inizia un percorso particolare che porta anche alla scelta di come accompagnarla». E continua: «Si può abbinare una certa pizza, con un impasto particolare, ad esempio, a un vino. Oppure a una birra scelta appositamente». Ma c’è anche una nuova ondata di novità, meno conosciuta ma in grande espansione: «A sempre più persone abbiniamo gusti di pizza con gin tonic, ovviamente tutto studiato. Di questi ne faccio tanti la sera», confessa Boninsegna con un mezzo sorriso. Sono tanti i tipi di pizza – ed è forse questo che ha già portati voti nella nostra classifica – ma soprattutto sono tanti i tipi di farine e modi di cottura che si possono trovare al «Forkette». «Abbiamo impasti in cui usiamo il 60 per cento di acqua in più rispetto al solito. Un altro tratto distintivo», prosegue, «è l’impiego di prodotti italiani. Ma anche la possibilità, ora che il nostro pizzaiolo ha completato i corsi dell’Alma, di proporre pizze gourmet». Sull’iniziativa del nostro giornale Boninsegna commenta: «E’ un bel progetto perché in questo modo si può valorizzare, così com’era stato fatto con il gelato e le gelaterie, un prodotto che in Italia è davvero nazionalpopolare». E conclude: «Anche perché riguarda tantissime persone. Chi non ha mai mangiato una pizza il sabato o la domenica sera? Ben vengano queste iniziative».•.

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